Le forze dell’ordine francesi sono finalmente intervenute. Per combattere il terrorismo arrivato da fuori? Macché, ovviamente solo per combattere i francesi che non amano il Toy Boy Micron.
Repressione rigorosa contro i gilet jaunes, massima libertà di azione per terroristi già schedati e che entrano ed escono dal carcere solo per reati comuni.
C’è un cancro nel cuore dell’Europa, si sviluppa lungo l’asse Parigi Berlino anche se, forse, in Germania comincia a comparire qualche segno di fastidio per questa delirante politica immigrazionista che porta solo sfruttamento e povertà.
Angela Merkel, dopo una serie di sconfitte a livello locale, ha lasciato la guida della sua Cdu (ma non del governo di ampia coalizione con i socialdemocratici) ed il Ppe per le europee ha scelto il candidato più a destra possibile.
Micron, invece, registra un crollo di popolarità ma se ne frega: lui risponde agli speculatori ed ai banchieri, non al popolo francese. E grazie a questo suo ruolo da burattino eterodiretto può sforare tutti i parametri che vuole, con il plauso della Commissione europea.
Può contare, Micron, solo sulla debolezza delle opposizioni che non riescono a coagulare una protesta trasformandola in proposta politica.
Marine Le Pen, dopo aver sciupato una occasione storica, nei sondaggi ha superato Micron ma non è ancora riuscita a ricompattare le varie anime della destra che, insieme, superano il 30%.
E se i gilet jaunes diventassero un partito, toglierebbero voti proprio alle destre oltre che all’estrema sinistra. Dei socialisti non c’è traccia, la sinistra ha una forza ignota all’Italia ma non sfonda. E il presidente può fregarsene della rabbia popolare, dei sondaggi, del terrorismo, delle prospettive pessime per la Francia.
D’altronde il fronte dei sovranisti non esiste. Ciascuno in ordine sparso, ciascuno a difendere il proprio orticello nazionale per la gioia degli avversari che conoscono perfettamente la logica del “divide et impera”.
Così l’Austria teoricamente sovranista non appoggia l’Italia che rivendica la propria sovranità nei confronti dei banchieri e dei loro camerieri politici.
Mentre Vox, in Spagna, appare un fenomeno locale, in bilico tra il rimpianto per Franco (certo non per la Falange) ed il modello democristiano.
Difficile pensare a cambiare l’Europa dall’interno se non si è capaci di creare un’alleanza che superi i confini nazionali. Ed il pessimo Micron può galleggiare senza problemi, sbagliando tutto ma rimanendo al suo posto.
Micron ricorre alla forza. Contro i francesi, non contro i terroristi
Le forze dell’ordine francesi sono finalmente intervenute. Per combattere il terrorismo arrivato da fuori? Macché, ovviamente solo per combattere i francesi che non amano il Toy Boy Micron.
Repressione rigorosa contro i gilet jaunes, massima libertà di azione per terroristi già schedati e che entrano ed escono dal carcere solo per reati comuni.
C’è un cancro nel cuore dell’Europa, si sviluppa lungo l’asse Parigi Berlino anche se, forse, in Germania comincia a comparire qualche segno di fastidio per questa delirante politica immigrazionista che porta solo sfruttamento e povertà.
Angela Merkel, dopo una serie di sconfitte a livello locale, ha lasciato la guida della sua Cdu (ma non del governo di ampia coalizione con i socialdemocratici) ed il Ppe per le europee ha scelto il candidato più a destra possibile.
Micron, invece, registra un crollo di popolarità ma se ne frega: lui risponde agli speculatori ed ai banchieri, non al popolo francese. E grazie a questo suo ruolo da burattino eterodiretto può sforare tutti i parametri che vuole, con il plauso della Commissione europea.
Può contare, Micron, solo sulla debolezza delle opposizioni che non riescono a coagulare una protesta trasformandola in proposta politica.
Marine Le Pen, dopo aver sciupato una occasione storica, nei sondaggi ha superato Micron ma non è ancora riuscita a ricompattare le varie anime della destra che, insieme, superano il 30%.
E se i gilet jaunes diventassero un partito, toglierebbero voti proprio alle destre oltre che all’estrema sinistra. Dei socialisti non c’è traccia, la sinistra ha una forza ignota all’Italia ma non sfonda. E il presidente può fregarsene della rabbia popolare, dei sondaggi, del terrorismo, delle prospettive pessime per la Francia.
D’altronde il fronte dei sovranisti non esiste. Ciascuno in ordine sparso, ciascuno a difendere il proprio orticello nazionale per la gioia degli avversari che conoscono perfettamente la logica del “divide et impera”.
Così l’Austria teoricamente sovranista non appoggia l’Italia che rivendica la propria sovranità nei confronti dei banchieri e dei loro camerieri politici.
Mentre Vox, in Spagna, appare un fenomeno locale, in bilico tra il rimpianto per Franco (certo non per la Falange) ed il modello democristiano.
Difficile pensare a cambiare l’Europa dall’interno se non si è capaci di creare un’alleanza che superi i confini nazionali. Ed il pessimo Micron può galleggiare senza problemi, sbagliando tutto ma rimanendo al suo posto.
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Augusto Grandi
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