È il motto scelto da Vittorio Corelli, editore di questo giornale, per indicare la linea di ElectoMag.
Ed è anche la migliore risposta alla domanda che ci si pone di fronte alla nascita di ogni nuovo organo di informazione: ce n’era davvero bisogno? Sì, di fronte al dilagare del pensiero unico obbligatorio c’era bisogno di un giornale che avesse la libertà di pensiero come stella polare.
Un giornale dove le idee possono confrontarsi ed anche scontrarsi duramente.
Per questo la sezione culturale, su suggerimento di Riccardo Pessana, si intitola “Accademia dei pugni” come il rissoso cenacolo milanese settecentesco.
Su questa testata convivono idee differenti, purché le idee ci siano ed abbiano un fondamento. Nessuno ha chiesto ai collaboratori professioni di fede o dichiarazioni di appartenenza a schieramenti politici e ideologici. Così come convivono colleghi giovani e meno giovani, con differenti stili di scrittura. Sempre nel solco dell’assoluta liberta’ che non tollera, però, il “te” al posto del “tu” o lo stupro dei congiuntivi. Non ci occuperemo di tutto, rinunciando a seguire la cronaca perché altri lo fanno già benissimo.
ElectoMag vuol essere una testata di approfondimento, con giornalisti di qualità che spazieranno dall’innovazione alle radici storiche. Ci sarà ampio spazio per le informazioni dall’estero, grazie alla collaborazione con il think tank Il Nodo di Gordio, per l’economia, lo sport, il benessere, i nuovi stili di vita. Non ci sarà una sezione per la politica perché il cicaleccio relativo ai partiti rientrerà nell’apposita rubrica di gossip mentre le scelte politiche concrete troveranno spazio nelle altre sezioni: economia, esteri, cultura. Articoli che rispecchieranno diverse sensibilità ed esperienze all’insegna dell’incontro generazionale.
Non mancherà, ovviamente, la collaborazione con Electoradio, la web radio che affianca il giornale. Sempre con l’obiettivo di far convivere giovani e meno giovani, stili e mezzi diversi in un mondo sempre più complesso è connesso.
D’altronde anche il sito di Electomag e di Electoradio è il risultato della collaborazione tra generazioni, con professori e studenti dello Iaad che hanno lavorato fianco a fianco per arrivare a questo risultato. Un punto di partenza, non d’arrivo, anche sotto l’aspetto grafico.
Idee in movimento, libertà di pensare e di scrivere.
Liberi di pensare
È il motto scelto da Vittorio Corelli, editore di questo giornale, per indicare la linea di ElectoMag.
Ed è anche la migliore risposta alla domanda che ci si pone di fronte alla nascita di ogni nuovo organo di informazione: ce n’era davvero bisogno? Sì, di fronte al dilagare del pensiero unico obbligatorio c’era bisogno di un giornale che avesse la libertà di pensiero come stella polare.
Un giornale dove le idee possono confrontarsi ed anche scontrarsi duramente.
Per questo la sezione culturale, su suggerimento di Riccardo Pessana, si intitola “Accademia dei pugni” come il rissoso cenacolo milanese settecentesco.
Su questa testata convivono idee differenti, purché le idee ci siano ed abbiano un fondamento. Nessuno ha chiesto ai collaboratori professioni di fede o dichiarazioni di appartenenza a schieramenti politici e ideologici. Così come convivono colleghi giovani e meno giovani, con differenti stili di scrittura. Sempre nel solco dell’assoluta liberta’ che non tollera, però, il “te” al posto del “tu” o lo stupro dei congiuntivi. Non ci occuperemo di tutto, rinunciando a seguire la cronaca perché altri lo fanno già benissimo.
ElectoMag vuol essere una testata di approfondimento, con giornalisti di qualità che spazieranno dall’innovazione alle radici storiche. Ci sarà ampio spazio per le informazioni dall’estero, grazie alla collaborazione con il think tank Il Nodo di Gordio, per l’economia, lo sport, il benessere, i nuovi stili di vita. Non ci sarà una sezione per la politica perché il cicaleccio relativo ai partiti rientrerà nell’apposita rubrica di gossip mentre le scelte politiche concrete troveranno spazio nelle altre sezioni: economia, esteri, cultura. Articoli che rispecchieranno diverse sensibilità ed esperienze all’insegna dell’incontro generazionale.
Non mancherà, ovviamente, la collaborazione con Electoradio, la web radio che affianca il giornale. Sempre con l’obiettivo di far convivere giovani e meno giovani, stili e mezzi diversi in un mondo sempre più complesso è connesso.
D’altronde anche il sito di Electomag e di Electoradio è il risultato della collaborazione tra generazioni, con professori e studenti dello Iaad che hanno lavorato fianco a fianco per arrivare a questo risultato. Un punto di partenza, non d’arrivo, anche sotto l’aspetto grafico.
Idee in movimento, libertà di pensare e di scrivere.
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Augusto Grandi
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